
9 giugno, La città dei lettori, Firenze.
Ho visto Vittoria volare è stato presentato per la prima volta dal vivo. Fatico a contenere l’emozione e la gratitudine.
Torno a casa, però, con la certezza di quanto sia meraviglioso il potere della scrittura: unire dolori diversi,
fare proprie le speranze altrui. Indagare le cadute, cercare una via d’uscita. Raccogliere le domande più adatte anziché le risposte. Che, quelle, mancheranno sempre.
Ringrazio lo scrittore Valerio Aiolli, che ha moderato la presentazione ponendomi domande così profonde da costringermi a interrogarmi ancora e ancora sul romanzo.
Ringrazio la famiglia di Edizioni Clichy, che ha deciso di condividere con me quest’indagine sul male oscuro.
Un ultimo pensiero va a tutte le Vittoria lì fuori. Il mio augurio è che, annaspando nei propri dolori, possano trovare la forza di avere mani destinate più a stringere che a lasciare andare.
Il dolore del singolo può essere dolore comune.
Grazie.



